Deleghe al Governo per la riforma dell’ordinamento giudiziario e per l’adeguamento dell’ordinamento giudiziario militare, nonchè disposizioni in materia ordinamentale, organizzativa e disciplinare, di eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati e di costituzione e funzionamento del Consiglio superiore della magistratura
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Preambolo
1Oggetto e procedimento
2Revisione dell'assetto ordinamentale della magistratura: criteri di assegnazione degli incarichi direttivi e semidirettivi, con rivisitazione del numero di questi ultimi; procedure di approvazione delle tabelle di organizzazione previste dall'articolo 7-bis dell'ordinamento giudiziario, di cui al regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12; criteri di accesso alle funzioni di consigliere di cassazione e di sostituto procuratore generale presso la Corte di cassazione
3Modifiche del sistema di funzionamento del consiglio giudiziario e delle valutazioni di professionalità
4Riduzione dei tempi per l'accesso in magistratura
5Collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili
6Coordinamento con le disposizioni vigenti
7Modifiche alla pianta organica e alle competenze dell'ufficio del massimario e del ruolo della Corte di cassazione
8Ulteriori modifiche all'ordinamento giudiziario, di cui al regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12
9Modifiche al regio decreto legislativo 31 maggio 1946, n. 511, in materia di aspettativa per infermità
10Modifiche al decreto legislativo 30 gennaio 2006, n. 26, in materia di corsi di formazione per le funzioni direttive e semidirettive
11Modifiche al decreto legislativo 23 febbraio 2006, n. 109, in materia di illeciti disciplinari
12Modifiche al decreto legislativo 5 aprile 2006, n. 160
13Modifiche al decreto legislativo 20 febbraio 2006, n. 106, in materia di riorganizzazione dell'ufficio del pubblico ministero
14Modifiche all'articolo 37 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111
15Eleggibilità dei magistrati
16Aspettativa per incarichi di governo nazionale, regionale o locale
17Status dei magistrati in costanza di mandato o di incarico di governo nazionale, regionale o locale
18Ricollocamento in ruolo dei magistrati candidati e non eletti
19Ricollocamento dei magistrati a seguito della cessazione di mandati elettivi
20Ricollocamento a seguito dell'assunzione di incarichi apicali e di incarichi di governo non elettivi
21Modifica del numero dei componenti del Consiglio superiore della magistratura
22Modifiche concernenti la composizione delle Commissioni
23Modifica del numero dei componenti della sezione disciplinare
24Modifiche in materia di validità delle deliberazioni del Consiglio superiore della magistratura
25Selezione dei magistrati addetti alla segreteria
26Modifica del decreto legislativo 14 febbraio 2000, n. 37, in materia di contratti di collaborazione continuativa del Consiglio superiore della magistratura
27Modifiche in materia di ufficio studi e documentazione
28Modifiche in materia di formazione delle tabelle degli uffici giudiziari
29Regolamento generale
30Eleggibilità dei componenti eletti dal Parlamento
31Modifiche in materia di componenti eletti dai magistrati
32Modifiche in materia di elettorato attivo e passivo
33Modifiche in materia di convocazione delle elezioni
34Modifiche in materia di votazioni
35Modifiche in materia di scrutinio e dichiarazione degli eletti
36Modifiche in materia di sostituzione dei componenti eletti dai magistrati
37Modifiche in materia di indennità dei componenti del Consiglio superiore della magistratura
38Modifiche in materia di ricollocamento in ruolo dei magistrati componenti del Consiglio superiore della magistratura
39Disposizioni transitorie e per l'attuazione e il coordinamento del nuovo sistema elettorale del Consiglio superiore della magistratura
40Oggetto, principi e criteri direttivi, procedimento
41Disposizioni finali
42Disposizioni finanziarie
43Entrata in vigore

Legge 17 giugno 2022, n. 71, Articolo 17

Articolo 17
Status dei magistrati in costanza di mandato o di incarico di governo nazionale, regionale o locale

1. L'aspettativa è obbligatoria per l'intero periodo di svolgimento del mandato o dell'incarico di governo sia nazionale che regionale o locale e comporta il collocamento fuori ruolo del magistrato, fermo restando quanto disposto dall'articolo 58, secondo comma, del testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3. Per i mandati o gli incarichi diversi da quelli indicati all'articolo 81 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, i magistrati in aspettativa conservano il trattamento economico in godimento, senza possibilità di cumulo con l'indennità corrisposta in ragione della carica. E' comunque fatta salva la possibilità di optare per la corresponsione della sola indennità di carica. Restano fermi i limiti di cui all'articolo 1 della legge 9 novembre 1999, n. 418, e all'articolo 3, comma 1-bis, secondo periodo, del decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 luglio 2013, n. 85.
Il periodo trascorso in aspettativa è computato a tutti gli effetti ai fini pensionistici e dell'anzianità di servizio.