Nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense
Menu
Preambolo
TITOLO I
Disposizioni generali
1Disciplina dell'ordinamento forense
2Disciplina della professione di avvocato
3Doveri e deontologia
4Associazioni tra avvocati e multidisciplinari
4-bisEsercizio della professione forense in forma societaria
5ABROGATO
6Segreto professionale
7Prescrizioni per il domicilio
8Impegno solenne
9Specializzazioni
10Informazioni sull'esercizio della professione
11Formazione continua
12Assicurazione per la responsabilità civile e assicurazione contro gli infortuni
13Conferimento dell'incarico e compenso
13-bisABROGATO
14Mandato professionale. Sostituzioni e collaborazioni
TITOLO II
Albi, elenchi e registri
15Albi, elenchi e registri
16Delega al Governo per il riordino della disciplina della difesa d'ufficio
17Iscrizione e cancellazione
18Incompatibilità
19Eccezioni alle norme sulla incompatibilità
20Sospensione dall'esercizio professionale
21Esercizio professionale effettivo, continuativo, abituale e prevalente e revisione degli albi, degli elenchi e dei registri; obbligo di iscrizione alla previdenza forense
22Albo speciale per il patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori
23Avvocati degli enti pubblici
TITOLO III
Organi e funzioni degli ordini forensi
Capo I
L'ordine forense
24L'ordine forense
Capo II
Ordine circondariale
25L'ordine circondariale forense
26Organi dell'ordine circondariale e degli ordini del distretto
27L'assemblea
28Il consiglio dell'ordine
29Compiti e prerogative del consiglio
30Sportello per il cittadino
31Il collegio dei revisori
32Funzionamento dei consigli dell'ordine per commissioni
33Scioglimento del consiglio
Capo III
Consiglio nazionale forense
34Durata e composizione
35Compiti e prerogative
36Competenza giurisdizionale
37Funzionamento
38Eleggibilità e incompatibilità
Capo IV
Congresso nazionale forense
39Congresso nazionale forense
TITOLO IV
Accesso alla professione forense
Capo I
Tirocinio professionale
40Accordi tra università e ordini forensi
41Contenuti e modalità di svolgimento del tirocinio
42Norme disciplinari per i praticanti
43Corsi di formazione per l'accesso alla professione di avvocato
44Frequenza di uffici giudiziari
45Certificato di compiuto tirocinio
Capo II
Esame di stato per l'abilitazione all'esercizio della professione di avvocato
46Esame di Stato
47Commissioni di esame
48Disciplina transitoria per la pratica professionale
49Disciplina transitoria per l'esame
TITOLO V
Il procedimento disciplinare
Capo I
Norme generali
50Consigli distrettuali di disciplina
51Procedimento disciplinare e notizia del fatto
52Contenuto della decisione
53Sanzioni
54Rapporto con il processo penale
55Riapertura del procedimento
56Prescrizione dell'azione disciplinare
57Divieto di cancellazione
58Notizia di illecito disciplinare e fase istruttoria pre-procedimentale
Capo II
Procedimento
59Procedimento disciplinare
60Sospensione cautelare
61Impugnazioni
62Esecuzione
63Poteri ispettivi del CNF
TITOLO VI
Delega al Governo e disposizioni transitorie e finali
64Delega al Governo per il testo unico
65Disposizioni transitorie
66Disposizione finale
67Clausola di invarianza finanziaria

Legge 31 dicembre 2012, n. 247, Articolo 41

Articolo 41
Contenuti e modalità di svolgimento del tirocinio

1. Il tirocinio professionale consiste nell'addestramento, a contenuto teorico e pratico, del praticante avvocato finalizzato a fargli conseguire le capacità necessarie per l'esercizio della professione di avvocato e per la gestione di uno studio legale nonché a fargli apprendere e rispettare i principi etici e le regole deontologiche.
2. Presso il consiglio dell'ordine è tenuto il registro dei praticanti avvocati, l'iscrizione al quale è condizione per lo svolgimento del tirocinio professionale.
3. Per l'iscrizione nel registro dei praticanti avvocati e la cancellazione dallo stesso si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni previste dall'articolo 17.
4. Il tirocinio puo' essere svolto contestualmente ad attività di lavoro subordinato pubblico e privato, purché con modalità e orari idonei a consentirne l'effettivo e puntuale svolgimento e in assenza di specifiche ragioni di conflitto di interesse.
5. Il tirocinio è svolto in forma continuativa per diciotto mesi.
La sua interruzione per oltre sei mesi, senza alcun giustificato motivo, anche di carattere personale, comporta la cancellazione dal registro dei praticanti, salva la facoltà di chiedere nuovamente l'iscrizione nel registro, che puo' essere deliberata previa nuova verifica da parte del consiglio dell'ordine della sussistenza dei requisiti stabiliti dalla presente legge.
6. Il tirocinio puo' essere svolto:
a) presso un avvocato, con anzianità di iscrizione all'albo non inferiore a cinque anni;
b) presso l'Avvocatura dello Stato o presso l'ufficio legale di un ente pubblico o presso un ufficio giudiziario per non più di dodici mesi;
c) per non più di sei mesi, in altro Paese dell'Unione europea presso professionisti legali, con titolo equivalente a quello di avvocato, abilitati all'esercizio della professione;
d) per non più di sei mesi, in concomitanza con il corso di studio per il conseguimento della laurea, dagli studenti regolarmente iscritti all'ultimo anno del corso di studio per il conseguimento del diploma di laurea in giurisprudenza nel caso previsto dall'articolo 40.
7. In ogni caso il tirocinio deve essere svolto per almeno sei mesi presso un avvocato iscritto all'ordine o presso l'Avvocatura dello Stato.
8. Il tirocinio puo' essere svolto anche presso due avvocati contemporaneamente, previa richiesta del praticante e previa autorizzazione del competente consiglio dell'ordine, nel caso si possa presumere che la mole di lavoro di uno di essi non sia tale da permettere al praticante una sufficiente offerta formativa.
9. Fermo restando quanto previsto dal comma 6, il diploma conseguito presso le scuole di specializzazione per le professioni legali, di cui all'articolo 16 del decreto legislativo 17 novembre 1997, n. 398, e successive modificazioni, è valutato ai fini del compimento del tirocinio per l'accesso alla professione di avvocato per il periodo di un anno.
10. L'avvocato è tenuto ad assicurare che il tirocinio si svolga in modo proficuo e dignitoso per la finalità di cui al comma 1 e non puo' assumere la funzione per più di tre praticanti contemporaneamente, salva l'autorizzazione rilasciata dal competente consiglio dell'ordine previa valutazione dell'attività professionale del richiedente e dell'organizzazione del suo studio.
11. Il tirocinio professionale non determina di diritto l'instaurazione di rapporto di lavoro subordinato anche occasionale.
Negli studi legali privati, al praticante avvocato è sempre dovuto il rimborso delle spese sostenute per conto dello studio presso il quale svolge il tirocinio. Ad eccezione che negli enti pubblici e presso l'Avvocatura dello Stato, decorso il primo semestre, possono essere riconosciuti con apposito contratto al praticante avvocato un'indennità o un compenso per l'attività svolta per conto dello studio, commisurati all'effettivo apporto professionale dato nell'esercizio delle prestazioni e tenuto altresì conto dell'utilizzo dei servizi e delle strutture dello studio da parte del praticante avvocato. Gli enti pubblici e l'Avvocatura dello Stato riconoscono al praticante avvocato un rimborso per l'attività svolta, ove previsto dai rispettivi ordinamenti e comunque nei limiti delle risorse disponibili a legislazione vigente.
12. Nel periodo di svolgimento del tirocinio il praticante avvocato, decorsi sei mesi dall'iscrizione nel registro dei praticanti, purché in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza, puo' esercitare attività professionale in sostituzione dell'avvocato presso il quale svolge la pratica e comunque sotto il controllo e la responsabilità dello stesso anche se si tratta di affari non trattati direttamente dal medesimo, in ambito civile di fronte al tribunale e al giudice di pace, e in ambito penale nei procedimenti di competenza del giudice di pace, in quelli per reati contravvenzionali e in quelli che, in base alle norme vigenti anteriormente alla data di entrata in vigore del decreto legislativo 19 febbraio 1998, n. 51, rientravano nella competenza del pretore. L'abilitazione decorre dalla delibera di iscrizione nell'apposito registro. Essa puo' durare al massimo cinque anni, salvo il caso di sospensione dall'esercizio professionale non determinata da giudizio disciplinare, alla condizione che permangano tutti i requisiti per l'iscrizione nel registro.
13. Il Ministro della giustizia con proprio decreto adotta, sentito il CNF, il regolamento che disciplina:
a) le modalità di svolgimento del tirocinio e le relative procedure di controllo da parte del competente consiglio dell'ordine;
b) le ipotesi che giustificano l'interruzione del tirocinio, tenuto conto di situazioni riferibili all'età, alla salute, alla maternità e paternità del praticante avvocato, e le relative procedure di accertamento;
c) i requisiti di validità dello svolgimento del tirocinio, in altro Paese dell'Unione europea.
14. Il praticante puo', per giustificato motivo, trasferire la propria iscrizione presso l'ordine del luogo ove intenda proseguire il tirocinio. Il consiglio dell'ordine autorizza il trasferimento, valutati i motivi che lo giustificano, e rilascia al praticante un certificato attestante il periodo di tirocinio che risulta regolarmente compiuto.
15