Titolo secondoDei giudici | |
Capo IDel giudice conciliatore | |
(Capo abrogato dalla L. 21 Novembre 1991, n. 374) | |
Capo IIDel pretore | |
(Capo abrogato dal D.Lgs 19 febbraio 1998, n. 51) | |
Capo IIIDei tribunali | |
Sezione IDel tribunale ordinario | |
Art. 42 | Sede del tribunale ordinario |
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Art. 42-bis | Composizione dell’ufficio del tribunale ordinario |
Art. 43 | Funzioni ed attribuzioni del tribunale ordinario |
Art. 45 | Giudice di sorveglianza |
Art. 46 | Il tribunale ordinario può essere costituito in piu sezioni |
Art. 47 | Attribuzioni del presidente del tribunale |
Art. 47-bis | Direzione delle sezioni |
Art. 47-ter | Istituzione dei posti di presidente di sezione |
Art. 47-quater | Attribuzioni del presidente di sezione |
Art. 47-quinquies | Presidenza dei collegi |
Art. 48 | Composizione dell’organo giudicante |
Capo IVDella corte di appello | |
Sezione IDisposizioni generali | |
Art. 52 | Sede della corte di appello |
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Art. 53 | Funzioni e attribuzioni della corte di appello |
Art. 54 | Costituzione delle sezioni nelle corti di appello |
Art. 55 | Magistrati della corte di appello |
Art. 56 | Costituzione del collegio giudicante |
Art. 58 | Sezione per le persone, per i minorenni e per le famiglie |
Art. 59 | Sezioni distaccate di corte d'appello |
Sezione IIDella corte di assise | |
Art. 60 | Sedi di corte di assise |
Art. 61 | Costituzione della corte di assise |
Art. 62 | Grado onorario degli assessori |
Sezione IIIDella magistratura del lavoro | |
Art. 63 | Costituzione della magistratura del lavoro |
Sezione IVDel tribunale regionale delle acque pubbliche | |
Art. 64 | Costituzione del tribunale ordinario regionale delle acque pubbliche |
Titolo terzoDel pubblico ministero | |
Capo IDella costituzione del pubblico ministero | |
Art. 69 | Funzioni del pubblico ministero |
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Art. 70 | Costituzione del pubblico ministero |
Art. 70-ter | Ufficio del pubblico ministero presso il tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie |
Titolo quartoDell’anno giudiziario, delle assemblee, delle supplenze e delle applicazioni | |
Capo IDell’anno giudiziario | |
Art. 86 | Relazioni sull’amministrazione della giustizia |
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Art. 87 | Relazione del Ministro di grazia e giustizia alla Maestà del Re Imperatore |
Art. 88 | Relazione dei procuratori generali della Repubblica per l’inaugurazione dell’anno giudiziario |
Art. 90 | Ferie dei magistrati durante l’anno giudiziario |
Art. 91 | Affari penali nel periodo feriale dei magistrati |
Art. 92 | Affari civili nel periodo feriale dei magistrati |
Titolo quintoDello stato giuridico dei magistrati | |
Capo IDei gradi e delle funzioni dei magistrati | |
Art. 118 | Gradi nella magistratura |
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Capo IIDell’ammissione in magistratura e dell’uditorato | |
articoli abrogati | |
Capo IIIDelle promozioni in generale e dell’esame pratico per la nomina ad aggiunto giudiziario | |
articoli abrogati | |
Capo IVDegli aggiunti giudiziari, dei pretori e del giudici e sostituti procuratori della Repubblica | |
articoli abrogati | |
Capo VDelle promozioni in carte di appello | |
articoli abrogati | |
Capo VIDelle promozioni al grado di primo pretore | |
articoli abrogati | |
Capo VIIDelle promozioni in corte di cassazione | |
Art. 180 | Ammissione dei concorrenti |
Art. 181 | Dichiarazione di ammissibilità per i magistrati non classificati nel grado inferiore |
Art. 182 | Commissione giudicatrice del concorso per titoli |
Art. 183 | Svolgimento del concorso. Esperimento orale e classificazione dei concorrenti |
Art. 184 | Scrutinio a turno di anzianità |
Art. 185 | Norme applicabili allo scrutinio |
Art. 186 | Classificazione dei promovibili - Revisione e rinnovazione dello scrutinio |
Capo VIIIDegli uffici direttivi delle corti di appello e della corte suprema di cassazione | |
Art. 188 | Nomina ai gradi di primo presidente di corte di appello e parificati |
Art. 189 | Nomina del primo presidente e del procuratore generale della corte suprema di cassazione |
Capo IXDelle funzioni giudicanti e requirenti, della assegnazione delle sedi e dei tramutamenti | |
Art. 192 | Assegnazione delle sedi per tramutamento |
Art. 194 | Tramutamenti successivi |
Capo XDei magistrati con funzioni amministrative del Ministero di grazia e giustizia | |
Art. 196 | Destinazione di magistrati al Ministero di grazia e giustizia |
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Art. 199 | Servizio dei magistrati addetti al Ministero |
Capo XIDell’anzianità e delle aspettative | |
Art. 201 | Computo dell’anzianità |
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Art. 202 | Sospensione ed interruzione del servizio |
Art. 203 | Aspettative |
Capo XIIDegli stipendi e degli assegni | |
Art. 209 | Indennità di missione per i magistrati addetti al tribunale ordinario |
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Art. 209-bis | Determinazione della sede ordinaria di servizio |
Capo XIIIDisposizioni speciali | |
Art. 210 | Collocamento fuori ruolo di magistrati per incarichi speciali |
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Art. 211 | Divieto di riammissione in magistratura |
Titolo sestoDei consigli giudiziari presso le corti di appello e del consiglio superiore della magistratura | |
Titolo abrogato dal Regio D.Lgs. 31 maggio 1946, n. 511 | |
Titolo settimoDelle prerogative della magistratura | |
Titolo abrogato dal Regio D.Lgs. 31 maggio 1946, n. 511 | |
Titolo ottavoDelle prerogative della magistratura | |
Titolo abrogato dal Regio D.Lgs. 31 maggio 1946, n. 511 | |
Titolo nonoNorme transitorie | |
Art. 268 | Consiglieri di corte di appello in funzioni di primo pretore |
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Art. 269 | Anticipato conferimento di funzioni giudiziarie agli uditori |
1. Possono essere applicati ai tribunali ordinari, ai tribunali per i minorenni e di sorveglianza, alle corti di appello, indipendentemente dalla integrale copertura del relativo organico, quando le esigenze di servizio in tali uffici sono imprescindibili e prevalenti, uno o più magistrati in servizio presso gli organi giudicanti del medesimo o di altro distretto; per gli stessi motivi possono essere applicati a tutti gli uffici del pubblico ministero di cui all’articolo 70, comma 1, sostituti procuratori in servizio presso uffici di procura del medesimo o di altro distretto. I magistrati di tribunale possono essere applicati per svolgere funzioni, anche direttive, di magistrato di corte d'appello. (109)(110a)
2. La scelta dei magistrati da applicare è operata secondo criteri obiettivi e predeterminati indicati in via generale dal Consiglio superiore della magistratura ed approvati contestualmente alle tabelle degli uffici e con la medesima procedura. L'applicazione è disposta con decreto motivato, sentito il consiglio giudiziario, dal presidente della corte di appello per i magistrati in servizio presso organi giudicanti del medesimo distretto e dal procuratore generale presso la corte di appello per i magistrati in servizio presso uffici del pubblico ministero. Copia del decreto è trasmessa al Consiglio superiore della magistratura e al Ministro di grazia e giustizia a norma dell’articolo 42 del decreto del Presidente della Repubblica 16 settembre 1958, n. 916.
3. Per i magistrati in servizio presso organi giudicanti o uffici del pubblico ministero di altro distretto l’applicazione è disposta dal Consiglio superiore della magistratura, nel rispetto dei criteri obiettivi e predeterminati fissati in via generale ai sensi del comma 2, su richiesta motivata del Ministro di grazia e giustizia ovvero del presidente o, rispettivamente, del procuratore generale presso la corte di appello nel cui distretto ha sede l’organo o l’ufficio al quale si riferisce l’applicazione, sentito il consiglio giudiziario del distretto nel quale presta servizio il magistrato che dovrebbe essere applicato. L'applicazione è disposta con preferenza per il distretto più vicino; deve essere sentito il presidente o il procuratore generale della corte di appello nel cui distretto il magistrato da applicare, scelto dal Consiglio superiore della magistratura, esercita le funzioni.
3-bis. Quando l’applicazione prevista dal comma 3 deve essere disposta per uffici dei distretti di corte di appello di Caltanissetta, Catania, Catanzaro, Lecce, Messina, Napoli, Palermo, Salerno, Reggio di Calabria, il Consiglio superiore dalla magistratura provvede d'urgenza nel termine di quindici giorni dalla richiesta; per ogni altro ufficio provvede entro trenta giorni.
4. Il parere del consiglio giudiziario di cui ai commi 2 e 3 è espresso, sentito previamente l’interessato, nel termine perentorio di quindici giorni dalla richiesta.
5. L'applicazione non può superare la durata di un anno. Nei casi di necessità dell’ufficio al quale il magistrato è applicato può essere rinnovata per un periodo non superiore ad un anno. In ogni caso una ulteriore applicazione non può essere disposta se non siano decorsi due anni dalla fine del periodo precedente. Alla scadenza del periodo di applicazione al di fuori del distretto di appartenenza, il magistrato che abbia in corso la celebrazione di uno o più dibattimenti, relativi ai procedimenti per uno dei reati previsti dall’articolo 51, comma 3-bis, del codice di procedura penale, è prorogato nell’esercizio delle funzioni limitatamente a tali procedimenti. 156
6. Non può far parte di un collegio giudicante più di un magistrato applicato.
7. Se le esigenze indicate nel comma 1 sono determinate dalla pendenza di uno o più procedimenti penali la cui trattazione si prevede di durata particolarmente lunga, il magistrato applicato presso organi giudicanti non può svolgere attività in tali procedimenti, salvo che si tratti di procedimenti per uno dei reati previsti dall’art. 51, comma 3-bis, del codice di procedura penale.
AGGIORNAMENTO (109)
Il D.Lgs. 19 febbraio 1998, n. 51, ha disposto (con l’art. 247, comma 1) che la presente modifica diventa efficace decorso il termine stabilito dall’articolo 1, comma 1, lettera r), della legge 16 luglio 1997, n. 254, fatta eccezione per le disposizioni previste dagli articoli 17, 33, comma 1, 38, comma 1 e 40, commi 1 e 3.
AGGIORNAMENTO (110a)
Il D.Lgs. 19 febbraio 1998, n. 51, come modificato dalla L. 16 giugno 1998, n. 188, ha disposto (con l’art. 247, comma 1) che "Il presente decreto legislativo entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e diventa efficace a decorrere dal 2 giugno 1999, fatta eccezione per le disposizioni previste dagli articoli 17, 33, comma 1, 38, comma 1 e 40, commi 1 e 3".
AGGIORNAMENTO (156)
Il D.L. 17 febbraio 2017, n. 13, convertito con modificazioni dalla L. 13 aprile 2017, n. 46, ha disposto (con l’art. 11, comma 2) che "In deroga a quanto previsto dal comma 5 dell’articolo 110 dell’ordinamento giudiziario, di cui al regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, e successive modificazioni, l’applicazione ha durata di diciotto mesi, rinnovabile per un periodo non superiore a ulteriori sei mesi".